Fin dal 1926 il Tribunale ha
in Vercelli la sua sede nel prestigioso castello, edificato nel 1290, forse su rovine
preesistenti, da Matteo Visconti. L'attuale struttura conserva ancora, nonostante
riedificazioni dovute ai Savoia e successivi più recenti restauri, l'impianto quadrangolare
originario, con torri quadrate agli angoli.
Una notevole influenza sulla pianta del castello fu certamente esercitata dalle
preesistenti mura comunali, alle quali la fortificazione venne addossata e collegata.
La torre di nord est sorgeva sulla linea delle mura urbane e quella più esterna
di sud est servì probabilmente a raccordare il castello all'esiguo spazio triangolare
esistente fra le mura urbane e la struttura interna recintata.
Lungo il lato orientale si ergeva anche una bassa torre, ora
non più esistente, ma visibile nella tarsia cinquecentesca del coro ligneo di S.
Andrea, realizzato dopo il 1511, nella quale è raffigurato in modo alquanto realistico
il castello di Vercelli, visto dal lato orientale. La fedeltà del disegno conferma
la presenza di una doppia cortina fra le due torri di levante, la più esterna delle
quali si collega alle mura urbane.
Gli ingressi erano tre, serviti
da ponti levatoi, essendo il castello circondato su tre lati da un ampio fossato:
uno, attualmente ancora in uso, sul lato meridionale, un altro, ora murato, sul
lato di ponente, e da ultimo un piccolo ingresso nell'angolo sud orientale, che
dava con ogni probabilità accesso alla strettoia fra le mura urbane e il recinto
del castello. Addossati al lato di ponente e a quello meridionale vi erano, prima
delle ricostruzioni e degli ampliamenti posteriori al XVII secolo, alcuni fabbricati,
fra i quali una cappella castrense, un palatium ed un corpo di guardia, ancora distinguibili
nella veduta secentesca del Theatrum Sabaudiae.
Successivamente la pianta interna
subì una radicale ristrutturazione con la costruzione di corpi di fabbrica aderenti
ai lati del quadrilatero, ad eccezione di quello settentrionale, e con l'inserimento,
più recente, della grande struttura meridionale, occupante buona parte dell'anticacorte.
Le vicende del monumento, che ospitò dapprima i podestà viscontei fino al 1427,
anno in cui Filippo Maria Visconti cedette Vercelli ad Amedeo VIII di Savoia, poi
gli stessi duchi, che ne fecero la loro residenza temporanea, ed infine i governatori
della città, sono ampiamente analizzate negli studi locali.
L'interesse del castello visconteo
vercellese, anche in riferimento alla storia della città, è tuttora notevole ed
i ritrovamenti archeologici del secolo scorso nel fossato a nord permettono di ipotizzare
l'effettiva presenza nell'area di notevoli resti antichi, fors'anche legati alla
domus di S. Stefano.